curiosità stroriche padovane  1°

LA FAMIGLIA VITALIANI
OVVERO S. GIUSTINA PADOVANA

Giulio Cesare dittatore di Roma 50 anni prima di Cristo mando a Padova Massimo Vitaliano come Prefetto. Tale carica rimase quasi ereditaria in quella famiglia, che si fisso stabilmente in questa città ove godette autorità e dominio quasi assoluto come si addiceva ai Prefetti che governavano in nome di Roma. Nel 48 dopo Cristo era Prefetto un Vitaliano Vitaliani e Padova era ancora pagana. In quell'anno giunse qui Prosdocimo, greco di nascita e discepolo di S. Pietro che 10 aveva battezzato. Prosdocimo fu il primo che predico a Padova la fede cristiana e fra i primi a convertirsi furono il Prefetto Vitaliano e sua moglie Prepedegna.

Seguendo l'esempio della famiglia prefettizia gran numero di abitanti si convertirono di modo che Prosdocimo poté trasformare un tempio pagano in chiesa cristiana alIa quale diede il nome di Santa Sofia che in greco significa Santa Sapienza, chiesa che benché rifatta e trasformata esiste ancora ed e certamente la più antica di Padova. Altre chiese di origine greca sono anche, quelle di S. Eufemia e S. Maria Iconia. Vitaliano e Prepedegna ebbero una figlia che si chiamava Giustina la quale all'età di 17 anni abbraccio la religione cristiana avendo avuto Prosdocimo come maestro. Quando Nerone ordino la persecuzione dei cristiani venne a Padova il Pretore Massimiano ad eseguire gli ordini dell'imperatore. Fra Ie vittime fu anche Giustina Vitaliani il 7 ottobre .del 68. In seguito venne santificata ed eletta a protettrice della città. Prosdocimo suo maestro poi fatto santo e che pub dirsi il primo Vescovo di Padova, mori nel 130 in età di 113 anni la famiglia Vitaliani non si estinse, e un Vitaliani fu pure S. Massimo secondo Vescovo di Padova nel 140.

Dopo il martirio di S. Giustina Vitaliani che come scrissero avvenne nel 68 dopo Cristo, poche notizie importanti si hanno di questa famiglia. Risulta pero che un Valerio Vitaliani nel 452 era Prefetto a Padova, carica come dicemmo quasi ereditaria nella sua famiglia. In quell'anno per sfuggire l'invasione di Attila, Valerio fuggi da Padova con la famiglia, seguito dal Vescovo col clero e da tutti i principali abitanti e si rifugiarono nelle isolette della laguna sulle quali poi fu fabbricata Venezia, e vi trasportarono tutte le, ricchezze della città. Nel 637 venne eletto Papa un Vitaliano (San Vitaliano) che mori nel 672 e che apparteneva ad un ramo della famiglia padovana emigrato a Segni presso Roma. A S. Vitaliano si attribuisce di aver introdotto l'organo nelle chiese. Candido e Palamede fratelli Vitaliani furono valorosi guerrieri e si difesero contro i Longobardi nel loro castello di Baone presso Este, e Carlomagno quando vinse i Longobardi e venne a Padova nel 772 arricchì con donazioni i due Vitaliani e volle che Palamede andasse con lui a Roma per assistere alla sua incoronazione ad Imperatore. I Vitaliani {mono inscritti al Consiglio dei Nobili della città di Padova nel 1031. Nel 1237 conquistata Padova da Ezzelino i Vitaliani, amanti della liberta della patria, furono da lui perseguitati. Egli confisco i loro beni e li obbligo a fuggire tranne un Vitaliano che da lui arrestato, fu decapitato.

 I Vitaliani si rifugiarono a a Milano ove in seguito assunsero il cognome di Borromeo

 

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Ignazio Sommer (Merzio)